venerdì 24 febbraio 2012

L'Oasi del Giglio Il Lavoro a Terra by Pietro Giglio


Il Lavoro a Terra

Il Lavoro a Terra

Il lavoro alla corda è molto importante. Solo da terra infatti si riesce ad avere un ottimale punto di vista per accorgersi anche di minimi difetti nelle andature.


Il lavoro da terra – detto anche “lavoro alla corda” – viene effettuato guidando il cavallo con una corda della lunghezza di circa 10 metri.
Solitamente la corda utilizzata è di nylon – o di altri materiali sintetici –, anche se c’è chi preferisce utilizzare corde in cotone o in cuoio poiché è più difficile che taglino e ustionino le mani del cavaliere in caso di improvvisi strattoni del cavallo.
Il lavoro da terra è fondamentale in equitazione per diverse ragioni:
  • Permette effettuare una buona fase di riscaldamento del cavallo. Un cavallo chiuso in un box per molto tempo ha bisogno di muoversi e sciogliersi prima di essere montato.
  • Aumenta la sintonia e la fiducia tra cavallo e cavaliere.
  • Migliora l’ubbidienza ai comandi. Se il lavoro è svolto con accuratezza il cavallo imparerà a reagire ai soli comandi vocali, ed ai soli aiuti di mano.
  • Contribuisce a migliorare la muscolatura del cavallo, in particolar modo del dorso, ed a rendere pronto il cavallo per sostenere il peso del cavaliere.
  • Migliora forma e scioltezza nel cavallo.
  • Permette al cavaliere di osservare il cavallo da terra. Solo attraverso il lavoro alla corda ci si può infatti accorgere di andature anomale e di determinati problemi di salute del cavallo.

Come Tenere la Corda

Quando si gira “a mano destra” – cioè quando noi siamo alla destra del cavallo – la corda va tenuta con la mano destra.
Quando si gira “a mano sinistra”, invece, la corda dovrà essere tenuta nella mano sinistra.
Una cosa importante è che la corda – quando si lavora su distanze più brevi della lunghezza massima – non va mai arrotolata.
La corda deve essere piegata, così in caso di fuga del cavallo la nostra mano non rischia di rimanere bloccata.

La Frusta

Nella mano che non tiene la corda si utilizza quasi sempre un frustone – una frusta a manico lungo –, che va tenuto sempre basso.
L’utilizzo della frusta è limitato: vi si ricorre solo per ovviare a cali d’attenzione da parte dell’animale e per stimolarlo.
Solitamente basta schioccarla in aria per vedere come il cavallo capisca subito come da lui ci si aspetti maggiore reattività.

La Nostra Posizione

Durante il lavoro a terra non dovremo mai dimenticare come noi ed il nostro corpo siamo parte integrante dell’allenamento.
Il cavallo è infatti influenzato dalla nostra posizione rispetto a lui e dai nostri movimenti.
Quando il cavallo descrive un circolo dovremo rimanere fissi al centro del cerchio, ed al contempo dovremo ruotare su noi stessi in modo da essere sempre perfettamente rivolti verso la sella.

Come Effettuare gli Esercizi a Terra

Il circolo è l’esercizio base nel lavoro a terra.
Il cavallo deve alternare periodicamente la direzione di marcia, in modo da lavorare uniformemente su entrambi i lati.
Per riscaldare il cavallo e per allenarlo a flettere in maniera ottimale il suo corpo potremo via via restringere il raggio del circolo che sta descrivendo, accorciando la corda.
Alterneremo quindi circoli di dimensioni maggiori a circoli leggermente più stretti, mantenendo sempre fissa la nostra posizione.
Un’ulteriore fase del lavoro a terra consiste nell’alternare le andature.
Si alternerà quindi il passo al trotto, cercando di far rispondere il cavallo ai soli comandi vocali.

Nessun commento:

Posta un commento