giovedì 23 febbraio 2012

L'Oasi del Giglio Trasporto e Performance Sportive by Pietro Giglio


Trasporto e Performance Sportive

Trasporto e Performance Sportive

Una delle motivazioni più frequenti per cui un cavallo viene sottoposto ad un trasporto è per prendere parte a manifestazioni sportive competitive. In questi casi è necessario valutare l’impatto del trasporto sulle performance del cavallo.


Il cavallo atleta molto spesso viene trasportato per prendere parte a manifestazioni sportive competitive anche molto importanti.
Ecco che quindi è importante riuscire a stabilire quanto il trasporto abbia effetti negativi sulle performance sportive di un cavallo.
E’ sufficiente immedesimarsi per un attimo in un cavallo per capire come il trasporto in ogni caso generi un affaticamento.
Infatti il cavallo, per quanto ben addestrato, è un animale neofobico che quindi mal sopporta condizioni nuove, e posti nuovi.
A ciò si deve aggiungere che durante un viaggio il cavallo è comunque sottoposto a continui sforzi muscolari per ritrovare il corretto equilibrio a seguito di accelerazioni, frenate, e curve.

Variabilità da Soggetto a Soggetto

L’evidenza empirica è che il trasporto su alcuni cavalli sembra avere effetti nulli sul tempo sul giro, mentre su altri soggetti il gap comincia ad essere molto importante.
In media quello che si può affermare è che trasporti di breve/brevissima durata su soggetti avvezzi ai trasferimenti non generano un significativo peggioramento delle prestazioni sportive.
Mentre trasporti di lunga durata, dalle 4 ore in su, iniziano ad avere effetti sulle capacità atletiche dei cavalli.
Ma non esiste una regola valida per ogni animale.
Sebbene ogni cavallo mal sopporti il trasporto, vi sono animali le cui performance atletiche rimangono inalterate anche dopo lunghi trasferimenti.
Ciò non vuol dire che il cavallo non abbia comunque sofferto del trasporto, ma solo che ciò non ha condizionato le sue performance sportive.
Il paragone con l’uomo anche in questo caso permette di avere una fotografia più chiara della situazione.
Vi sono persone che soffrono il mal d’auto, come pure persone che accusano molto il jet-lag, mentre altre sembrano non soffrirne per niente.
Così è per i cavalli, vi sono soggetti che soffrono molto il trasporto, ed altri che quasi sembra che non ne avvertano le conseguenze.
Certo è che 10 ore viaggio stancano ogni uomo, così come 10 ore di viaggio stancano ogni cavallo.

Necessità di Riposo

Il viaggio, per un cavallo, è sia uno stress che un affaticamento.
Pertanto il cavallo al termine del viaggio, prima di prendere parte ad una competizione sportiva, avrà necessità di riposare.
Il riposo è necessario prima di tutto per ambientarsi, cioè per prendere confidenza con i nuovi luoghi, i nuovi odori, ed i nuovi rumori.
Il riposo inoltre è necessario per reintegrare le energie spese durante il trasporto.
Infatti come sappiamo tutte le contrazioni muscolari del cavallo per mantenere l’equilibrio consumano energie, che vanno reintegrate.
Infine il riposo è necessario per permettere al cavallo di bere.
Durante il trasporto infatti il cavallo tende a non bere, con rischio di disidratazione.
Non appena finito il trasporto sarà bene quindi far fare un giro al cavallo per permettergli di prendere confidenza con l’ambiente circostante.
Poi andrà predisposto un ambiente confortevole con a disposizione acqua e cibo in quantità.
Solo dopo un meritato riposo il cavallo sarà in condizione di prendere parte alle competizioni.



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